Perchè un blog dedicato ai loghi?
Perchè un logo, o un marchio, sono la faccia di un'azienda.
Ci sono bei loghi che nascondono brutte aziende e brutti loghi che nascondono aziende di tutto rispetto, a volte l'abito non fa il monaco, però è sempre bello presentarsi nella maniera corretta. Esistono loghi assolutamente anonimi creati in fretta e furia, e ci sono marchi che sono veri e propri capolavori, creati addirittura da artisti famosi. Ci sono casi in cui una sola parte del logo si sostituisce al nome dell'azienda, talmente è conosciuto e famoso. E poi un bel logo è come una bel quadro, te lo appendi volentieri al muro, o lo indossi su una maglietta. Ci sono loghi che durano pochi anni ed alcuni che attraversano i decenni senza cambiare minimamente e rimanendo sempre attuali, proprio come un bel quadro. Un bel logo è come un diamante...per sempre...

Davide Seveso

domenica 25 gennaio 2009

Logo Milano EXpo...speriamo EX logo...

Dopo l'incredibile logo di LONDRA 2012, ci troviamo di fronte ad un altro scempio...
Milano è una città a me cara, ne sono innamorato, e mi risulta difficile parlarne male, è la capitale della moda, del design, delle tendenze e di tutto quello che fa comunicazione, quindi per un evento di tale importanza ci si aspettava qualcosina di più...
Come dicevo poco sopra siamo di fronte ad uno scempio vero e proprio; un'accozzaglia di clipart sapientemente condita da testi sparsi senza un criterio.
Appare chiaro il rimando a Leonardo, più che lecito, ma il globo puntato sull'Asia...beh...ragazzi...è un nonsense micidiale.
Riprendo un commento di un utente di un altro blog che "spiega" e "racconta" la storia di questo logo.



Per rispondere ai numerosi interrogativi riguardo la paternità del logo ed a scanso di ulteriori equivoci prossimi a diventare nuove leggende metropolitane (risultato di un concorso, studi invitati, ecc.), vorrei informare tutti coloro che hanno inviato un commento che, chi scrive - in qualità di architetto dipendente del Comune di Milano - è l’autore del “concept” iniziale del logo EXPO.
Il logo, infatti, è nato - quasi per gioco - all’interno degli Uffici della Direzione Centrale Sviluppo del Territorio durante le primissime riunioni (autunno 2006) volte, almeno per gli aspetti urbanistici di nostra competenza, alla scelta del sito più idoneo ad ospitare l’evento.
Erano ancora lontani i tempi della definizione dell’attuale e definitivo tema legato alla nutrizione, tant’è che inizialmente - come lo stesso logo dimostra – i più stretti collaboratori del Sindaco pensavano di “puntare” sul tema del genio di Leonardo quale aspetto emblematico - fortemente identificativo e universalmente riconosciuto - della Città di Milano (Cenacolo, Navigli, ecc.).
E’ così che, in occasione della produzione di alcune tavole a scala territoriale (in particolare quelle relative alla Via d’Acqua ed alla Via di Terra) ho pensato di rappresentare l’area nei pressi del Polo fieristico di Rho-Pero, piuttosto che con una banale stringa di testo, con un’immagine evocativa.
A quel punto, però, l’idea è talmente piaciuta a tutti i membri dello staff EXPO che il “concept” iniziale è stato fatto sviluppare – a mia insaputa - da un’Agenzia che ha stilizzato l’Uomo Vitruviano (inizialmente coincidente con l’originale disegno vinciano), modificato il font e sostituito un’immagine satellitare della Terra (scaricata da internet) con un più semplice disegno del globo, stranamente orientato sul continente asiatico…
Da quel momento il logo è stato registrato ed è divenuto il simbolo ufficiale della nostra candidatura.
Certo, sono il primo a riconoscere che quanto prodotto non è il massimo dal punto di vista grafico e che, forse, Milano avrebbe potuto/dovuto pensare – quantomeno - ad un concorso di livello nazionale, ma mai mi sarei aspettato che quel primo bozzetto avrebbe avuto un seguito così importante…
Ci voglio credere, anche perchè il personaggio mostra la sua prima proposta, che senza ombra di dubbio è ANNI LUCE meglio di quella che abbiamo sotto gli occhi...

Beh, sarà per la prossima volta...